E alla fine l’acqua, bene comune per eccellenza, riportò la barca in mare.
http://www.labsus.org/2019/01/come-una-barca-nl-bosco/
Quando inizia a cadere, nel bosco, la pioggia provoca un certo fastidio. Bagna la barca, la sposta da una posizione che non era la sua e in cui stava male, ma che almeno conosceva perfettamente. Ma l’acqua non smette di battere su tutto, s’infiltra ovunque, arriva alle radici, spinge la barca più in là…
“… Il cittadino “prossimo” è colui che ci vive accanto, è chi si incrocia negli spazi comuni, il vicino di casa, il collega di lavoro, il genitore che frequenta, il parco dove gioca il nostro bambino insieme al suo, il pensionato che riconosce ancora i luoghi di quando era ragazzo e che ora li racconta e li condivide con i più giovani, e ne ripercorre la storia attraverso le emozioni. Il prossimo è colui con cui ci è più facile stabilire una relazione, entrare in sintonia per avviare un confronto su problemi e questioni comuni, che riguardano l’ambiente in cui abbiamo deciso di costruire il nostro futuro e tessere la rete delle nostre relazioni. Così il territorio è lo spazio intorno a noi, quello appunto della “prossimità”, che osserviamo con speranza e vorremmo migliore, quello in cui siamo nati o viviamo, a cui ci leghiamo con sentimento e desiderio di cura, quello che immaginiamo più bello e che vorremmo lasciare così, in dono, a chi sarà dopo di noi…”
Missione (quasi) impossibile:
http://www.lastazioneboscoreale.it/?page_id=287
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