Dal 2 gennaio 2011 alla Stazione FS di Boscoreale: il murale di Liberato Otarebill Aliberti
Il pensiero dell’autore è rivolto all’associazione Stella Cometa di Boscoreale che, dal mese di novembre 2009, ha riportato in vita la vecchia stazione FS, abbandonata e lasciata morire dallo Stato che governa (Amministrazione Comunale di Boscoreale).
E’ stato dato al Popolo ciò che è un suo Diritto, uno Spazio Libero, dove non circolano più i treni, ma la cultura, la solidarietà e le idee.
“Ho sviluppato questa idea speculando sul potere dell’ “immaginazione” come proprietà che ogni individuo dovrebbe recuperare ed esercitare attraverso le attività culturali e sociali, come quelle che la vostra associazione promuove.
Il tentativo quindi di esaltare quello che probabilmente risulta essere l’unico “potere buono”, è stato il mio obiettivo ed è risultato della mia convinzione: solo attraverso il riscatto delle forze immaginifiche si possono pre-vedere e auspicare mondi altri e migliori.”
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Liberato Otarebill Aliberti, classe 1979, autodidatta.
Dipinge sulla carta e sui muri. I suoi lavori sono il risultato di una ricerca creativa di matrice libertaria che indaga gli eccessi della “surmodernità” e i suoi effetti nel sistema “demototalmediatico” contemporaneo.
Otarebill continuerà a re-esistere grazie all’immaginazione!
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Far finta di essere sani (Giorgio Gaber)
ma la mente mi autorizza a credere
che una storia mia positiva o no
è qualcosa che sta dentro la realtà
telaio e manubrio cromato
con tanti pistoni bottoni e accessori più strani
far finta di essere sani
far finta di essere
che riesce anche ad essere fedele
comprando sottane collane e creme per mani
far finta di essere sani
far finta di essere
forse per un attimo è possibile
ma che senso ha
se è cosciente in me
la misura della mia inutilitàPer ora rimando il suicidio
e faccio un gruppo di studio
le masse la lotta di classe i testi gramsciani
far finta di essere sani
far finta di essere
che va a realizzarsi in India o in Turchia
il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani
far finta di esser sani
far finta di essere
vanno la mano nella mano
Vanno anche le cose vanno
vanno migliorano piano piano
le autostrade gli asili comunali
e vedo bambini cantare
in fila li portano al mare
non sanno se ridere o piangere e batton le mani
far finta di essere sani
far finta di essere sani
far finta di essere sani
Riflessione tratta dal WEB
Il gabbiano Jonathan Livingston
Jonathan Livingston è un gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani per i quali volare non è che un semplice e goffo mezzo per procurarsi il cibo e impara a eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza, fonte di perfezione e di gioia.
Diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore quando sa di essere nel giusto, nonostante i pregiudizi degli altri; di chi prova un piacere particolare nel far bene le cose a cui si dedica: una specie di “guru” istintivo e alla mano ma non per questo meno efficace nel suo insegnamento.
E con Jonathan il lettore, affascinato dall’insolito clima della narrazione, viene trascinato in una entusiasmante avventura di volo, di aria pura, di libertà.
Jonathan è quel vivido piccolo fuoco che arde in tutti noi, che vive solo per quei momenti in cui raggiungiamo la perfezione.
Dall’Uomo vitruviano è scaturito un UOMO VESUVIANO ESPLOSIVO perché FOLLE! Il MARVIN PESCATORE!
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