Signor Direttore, ma il signor Stefano Livadiotti, esiste veramente? Ma è veramente un vostro giornalista? Ma veramente viene retribuito per scrivere su un giornale, come il vostro, così importante?
Ma l’avete preso con Voi perchè conosce? Cioè è amico di qualche politicante corrotto e sinistrato o l’avete preso con Voi perchè capisce? Cioè analizza i fatti con professionalità, si documenta, indaga seriamente, va alla ricerca di più fonti, per poi trarre delle conclusioni sensate e scrivere con correttezza su un paese e sui suoi ventisettemila aspiranti cittadini.
Ma se lui fosse stato un dipendente del mio Comune, come se la sarebbe cavata in questa inchiesta sull’assenteismo? Si sarebbe trovato tra i “criminali assenteisti” ? O tra i pochi virtuosi che l’hanno scampata?
Ma per voi del giornale, è importante il tempo passato nella redazione o l’efficacia, la chiarezza e l’incisività di un bell’articolo?
Ma il tempo di un impiegato si deve misurare in minuti, ore e giorni, o in numero di pratiche e di mansioni svolte con celerità, concretezza e professionalità?
Ma quando un tecnico comunale, addetto al controllo del ripristino del manto stradale, dopo gli interventi vari di manutenzione da parte delle Ditte che gestiscono le reti di distribuzione dei sottoservizi come la luce, l’acqua, il metano e il telefono, pur facendo regolarmente il suo orario di lavoro, non fa rispettare alle stesse Ditte il regolamento comunale che prescrive il ripristino a regola d’arte del manto stradale divelto, è innocente o è colpevole?
Ma al Signor Stefano Livadiotti, interessano questi fatti o scrive solo di notizie sensazionali e clamorose che servono a far vendere più copie del giornale o meglio ancora a mettere in cattiva luce la parte politica avversa alle sue convinzioni ideologiche?
E per quanto riguarda l’asilo nido completato dopo trentaquattro anni, gli interessa sapere chi si è macchiato di questo grave sperpero di denaro pubblico, o per lui conta solo di scrivere la notizia eclatante senza cercare i nomi dei responsabili?
Mi fermo qui, perchè penso che nemmeno la leggerete questa lettera aperta e anche perchè già in passato ho mandato decine di mail a tanti media come il vostro, informando con dettagliate notizie sulle tante “disgrazie” che sono capitate al mio piccolo Comune, ma nessuno si è mai mosso per venire a Boscoreale, e cercare di “aiutare” quella parte di popolazione che si sforza di far uscire questa piccola comunità dalle paludi nelle quali è stata cacciata dallo strapotere e dall’arroganza di tutti i politicanti di turno.
Con profonda amarezza,
un cittadino di Boscoreale, aspirante cittadino Italiano a vita.
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