Domenica 20 ottobre 2013, un manipolo di cittadini del vesuviano, ancora una volta, si sostituisce allo Stato e produce, anche se in piccolissima parte, ricchezza, senza costare nulla.
Il bilancio della giornata ecologica celebrata nella vecchia Ferrovia dello Stato a Boscoreale, in provincia di Napoli, è sicuramente incoraggiante.
Ancora una volta però si deve segnalare l’assenza assoluta delle Istituzioni, delle comunità parrocchiali, degli pseudo ambientalisti ecologisti, e delle altre associazioni, che pure erano stati invitati, anche e soprattutto per cercare di fare rete. Così come ancora una volta si assiste al disinteresse totale di Legambiente e della Redazione di Ambiente Italia, nonchè di tutti imedia locali e nazionali.
A volte basterebbe anche una presenza formale, o una piccola finestra nel mondo nell’informazione per infondere coraggio a quei pochissimi volontari che prendono parte attiva alla bonifica di un bene comune.
Questi Volontari da quasi cinque anni si impegnano e lottano per eliminare il degrado dalla sede ferroviaria. Questa attività non rientra negli obblighi previsti dal contratto di comodato stipulato con le Ferrovie, che prevede solo la cura e la manutenzione degli immobili.
Putroppo anche nella comunità di Boscoreale ancora troppi pensano che non sia compito del cittadino comune eseguire questo tipo di interventi.
In questo momento di grave crisi economica, se per togliere un po’ di erbacce lo Stato è costretto ad affidare il lavoro in appalto con una spesa media di 200.000 euro per i 31 chilometri di linea, per un solo ciclo di pulizia, si può stare certi che queste risorse saranno prelevate da capitoli di spesa che potrebbero, per esempio, essere utilizzate per un aiuto alle fasce più deboli.
Alla STAZIONE è stato stimato che in cinque anni lo STATO ha risparmiato circa 70.000 euro sia per i lavori di pulizia effettuati dai volontari e sia per tutte le opere ricostruite solo ed esclusivamente con il sostegno di privati.
Quindi, anche se in piccolissima parte, si è contribuito ad abbassare la spesa pubblica e quindi il debito pubblico.
Se poi invece pensiamo che per rimettere in sesto una ex scuola materna situata nel Comune di Boscoreale, a Piazza Vargas, sono stati spesi più di 100.000 euro e i locali risultano ancora chiusi e inutilizzati, a distanza di alcuni mesi dalla fine dei lavori, si può forse affermare che a volte il volontariato, sostituendosi alle amministrazioni pubbliche, può risultare anche più efficace ed economico
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