Venerdì,
16 maggio 2008 ore 0.45
Da
alcuni giorni i miasmi provenienti dai rifiuti che negli ultimi 2 anni
hanno spesso stazionato davanti al mio portone, mi costringono a tenere
le finestre chiuse, al mattino appena scendo le scale per andare al
lavoro trovo decine di mosche che stazionano nel ballatoio d'ingresso,
e la puzza dell'immondizia mi fa vomitare.
In
questi ultimi mesi ho fatto tutto quello che ho potuto, da solo sono
andato a portare le mie denunce in procura contro i Commissari prefettizi
che non muovevano un dito per tentare di arginare il problema, niente
piattaforma ecologica, niente contenitori per la differenziata, niente
sito di trasferenza.
Ho
partecipato attivamente ad un comitato civico per l'emergenza rifiuti,
ho dedicato alcuni giorni di ferie e un poco del mio tempo alle gravi
questioni ambientali e di vivibilità di Boscoreale, ho composto
una canzone sui rifiuti, ho cercato la collaborazione dei media, ho
dato qualche modesto suggerimento su possibili soluzioni per tamponare
la grave emergenza rifiuti, mi sono recato da solo al Commissariato
di Governo e con il Comitato mi sono recato in Prefettura, dove lo Stato
attraverso un funzionario ha preso per il culo i mille cittadini che
avevano firmato la petizione, ho però mantenuto la minaccia fatta
allo stesso funzionario: non sono andato a votare, i miei concittadini
hanno pensato che sarebbe stato un errore, seppur sommersi dalla spazzatura
non hanno voluto far mancare il loro sostegno alla Politica sia essa
locale che nazionale.
Ho
scritto a tutte le istituzioni, a Napolitano, al Governo, al Prefetto,
nessuno ha ascoltato.
Ora
mi arrendo, con la consapevolezza però di aver lottato.
Una
sola cosa posso dire a tutti quelli che hanno governato l'Italia, la
regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Boscoreale:
ogni sera fino a quando vivrò, li ricorderò sempre al
Signore nelle mie preghiere.