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In un organismo è feconda la differenza degli organi e delle cellule, l'uguaglianza va bene per i granelli di sabbia o per i batteri in un brodo di coltura. Anche il nostro cervello si è sviluppato al massimo per poi sostituire la crescita volumetrica con la capacità di aumentare le connessioni interne. Di qui la capacità di migliorare la comunicazione. Ma non si comunica nulla se non c'è differenza.

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I cattivi pensieri di primavera come le foglie ac-cadono in autunno

10 agosto 2009 - 29 settembre 2010

I lunghi silenzi della chiesa e di annozero su Boscoreale.

Il 10 agosto 2009 scrivevo: Caro Signore, io credo in Te, e se mi hai fatto
nascere a Boscoreale in provincia di Napoli, vuoi che io beva fino in fondo
questo amaro calice. Stasera che è la notte di San Lorenzo, mi sono recato sul
terrazzo per ammirare il cielo con i suoi fenomeni che parlano di Te. Purtroppo
dopo alcuni istanti ho avvertito un cattivissimo odore di rifiuti in
putrefazione, che a seconda del vento a volte è stato intenso e a volte meno.

Oggi 29 settembre 2010 dopo un lungo anno di sofferenze la chiesa parla, solo
che, caro Vescovo, dopo tanto silenzio mi aspettavo una estrema unzione invece di una veglia di preghiera.
Un martire vesuviano.

 

Caro Santoro la domanda al Vescovo la rivolgo anche a lei: perchè non è venuto prima a Boscoreale seppur sollecitato?
Viene dopo che il primo buco è pieno? Dobbiamo fare finta che non è successo
nulla per più di un anno?

 

 

Un messaggio per il signore con la barba che in studio ha chiesto dove eravamo quando i politici approvavano la discarica alla periferia di Boscoreale.

Signor .. ....., non riesco a pronunciare il suo nome, eravamo appena tornati dalle urne CAMMINANDO SUI RIFIUTI CHE I COMMISSARI PREFETTIZI AVEVANO LASCIATO ACCUMULARE PER MESI NEL CENTRO CITTADINO, IN MODO DA FARCI ABITUARE PER LA FUTURA DISCARICA BIPARTIZAN Edove i cittadini avevano contribuito a far eleggere la sua maggioranza, perchè si fidavano di voi e invece .........

Poi il 30 dicembre 2009 siamo stati a piazza Plebiscito a protestare (vedi video) e lì la conferenza di servizi aveva espresso parere negativo all'apertura della discarica nella cava Vitiello.

Ma il 28 gennaio 2010, il faraone, anche con il suo appoggio ha ribaltato quella decisione e ha imposto la sua volontà: il popolo vesuviano deve morire, non subito, ma lentamente respirando aria fetida e bagnandosi con tanto percolato.

Ora prima di morire possiamo almeno urlare o dobbiamo morire in silenzio?

 

 

Le dieci domande allo Stato Italiano dell’aspirante cittadino vesuviano in lotta.

1. Chi sono i Comuni che attualmente stanno portando i loro rifiuti nella discarica di Terzigno?
2. Come viene gestita in questi Comuni la raccolta dei rifiuti?
3. Quali e quanti rifiuti vengono scaricati giornalmente da ogni singolo Comune nella discarica di Terzigno?
4. Chi controlla la tipologia dei rifiuti negli autocompattatori?
5. A quanto ammontano le quantità delle varie tipologie di materiali recuperati con la raccolta differenziata per ogni singolo Comune, quanto viene ricavato da questi materiali riciclati e come viene restituito ai cittadini?
6. Perché non sono stati realizzati impianti di compostaggio nella Regione Campania?
7. Perché in tutti questi anni di emergenza rifiuti non sono state realizzate dal Commissario Straordinario di Governo le piattaforme ecologiche in tutti i Comuni inadempienti?
8. Perché i Commissari prefettizi che hanno sostituito le Amministrazioni Comunali sciolte nei comuni vesuviani, vedi Boscoreale, non sono stati rimossi e sanzionati quando non hanno fatto nulla di efficace per la raccolta differenziata, mentre invece erano attentissimi e scrupolosi a portare a compimento tutte le opere pubbliche appaltate dall’Amministrazione sciolta?
9. Perchè è stato deciso di aprire una prima e poi una seconda mega-discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio, dove non si può raccogliere neanche il muschio del presepe o fare un recinto per le galline?
10. Perché i Comuni che non fanno la raccolta differenziata possono, dietro pagamento di maggiori oneri, avvelenare l’ambiente dove vivono le popolazioni alle falde del Vesuvio, e non trattengono invece sul loro territorio il tal quale?

Fino a quando non si avranno risposte concrete e non si porrà rimedio al grave disastro ambientale deciso dal Governo e da tutte le altre Istituzioni, l’aspirante cittadino vesuviano in lotta diserterà le urne elettorali.