Boscoreale
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ULTIMISSIME *20/12/2010 Tra lo Stato dei politici e la Chiesa dei vescovi il volontariato sociale può essere la terza via? *19/12/2010 Il Mercatino alla Stazione video di Stabiachannel vedi *07/12/2010 Per Boscoreale, potrebbero e forse dovrebbero. *05/12/2010 | Boscoreale La struttura, ubicata nella centralissima Piazza Vargas, ospiterà anche il nucleo comunale di protezione civile. La vecchia stazione Circumvesuviana diventa sede della Polizia locale
*(06/10/2009 | Boscoreale | Previsto il recupero, per attività sociali e culturali, delle stazioni della Circumvesuviana di Boscoreale e Boscotrecase e utilizzo della strada ferrata quale pista ciclabile e percorso pedonale e fitness.) Presentato il progetto “parco lineare” * Dietro l’emergenza: i veleni di Pianura 31 ott 2010 * Terzigno: l’indifferenza di chi è vicino, l’interesse di chi è lontano * IN PRIMA PAGINA 1 OTTOBRE 2010 * Quella legge che condanna a morte lenta la popolazione vesuviana * Le dieci domande allo Stato Italiano dell’aspirante cittadino vesuviano in lotta.
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ERANO 800, ERANO TUTTI CORROTTI, LI MANDEREMO TUTTI SU MARTE !!!
Lettera a un cumulo di Monnezza Egregio cumulo di Monnezza,
da circa un anno hai abbandonato l’uscio di casa mia in via STE
Cirillo 17, a cento metri dal Municipio di Boscoreale, perché
l’Amministrazione ha assoldato uno dei grandi killer dei cumuli
di Monnezza, e cioè la raccolta porta a porta. In un primo momento ho tirato un sospiro di sollievo, perché finalmente dopo tanti anni di convivenza forzata e puzzolenta, non ti trovavo più fuori dal mio portone. Purtroppo però, dopo qualche giorno, quando ho tirato un altro sospiro, questo non era più di sollievo perché respirando avvertivo un forte fetore nauseabondo, che faceva vomitare e bruciare il naso e la gola. A causare questo fetore erano i tuoi parenti che venivano uccisi in altri comuni, dove però il killer usava un'altra arma e cioè eliminava i cumuli di Monnezza, senza fare nessuna distinzione, raccoglieva tutto mischiato e lo caricava sul camion che poi si dirigeva nel cimitero della Monnezza, realizzato a poche centinaia di metri dalla mia casa e il cui nome è cava S.A.R.I. (Sito Accumulo Rifiuti Indifferenziati). La scelta di un luogo in prossimità di terre coltivate, di ristoranti, di in-civili abitazioni, è stata approvata da circa 800 uomini, tutta gente di rispetto, che per non inquinare l’aria della Campania con gli scarichi dei camion, hanno cercato di deporre una merce, la Monnezza, che per loro è più preziosa dell’oro, in un buco non molto distante dal luogo di produzione, diciamo che l’hanno fatto a fin di bene, il loro e dei loro comparielli che posseggono le Ditte di raccolta rifiuti. In quel cimitero, già martoriato da prepotenti senza scrupoli, dove in passato vi sono stati seppelliti dei tuoi parenti, a volte anche più velenosi e tossici, donati in parte da tante regioni d’Italia, proprio lì, il dolce profumo dei pini e delle ginestre è stato coperto dai quei miasmi emanati dalle viscere putride del grande buco che li emette a intervalli irregolari, come se si trattasse di tante grandi scorregge puzzolenti. Questi fetori stanno ammorbando e avvelenando i cafoni delle terre vesuviane, che per gli 800 uomini di rispetto, non contano nulla, non hanno nessun diritto né di vivere in un ambiente salubre né di vedere un futuro per le loro terre. Questi bifolchi, sorprendendo i governanti, all’improvviso si sono ribellati, ma lo Stato che dovrebbe proteggere il popolo, ha prontamente messo in campo tutte le forze necessarie ed equipaggiate per soffocare la protesta, schierandosi così dalla parte del malaffare, contro i suoi figli, tramutandosi così in patrigno. Durante le tante proteste, molti bifolchi sono stati picchiati anche a sangue, perché pur di spartirsi la grande torta della Monnezza, gli 800 uomini di rispetto passerebbero anche sul cadavere dei loro cari, figurarsi se si fermavano davanti a donne, vecchi e bambini. Il cimitero della Monnezza è quasi pieno, la grande torta S.A.R.I. è quasi finita, e l’unica cosa che resta ai cafoni, martiri vesuviani di Stato, per far diventare ogni boccone di quella grande torta, amaro, tossico e indigesto, per molti dei commensali, è quella di astenersi dalle urne elettorali per i prossimi dieci anni. Se hanno ucciso un popolo,
il popolo dovrebbe far sparire tutti i suoi rappresentanti nelle Istituzioni
di quello Stato che ha cessato di essere la sua Patria.
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BOSCOREALE E' UN PAESE MORTO NELL'ANIMA |
PER FARLO RINASCERE QUALCOSA DEVE MORIRE ( forse ci siamo) |
AMICO E' COLUI CHE E' DISPOSTO A SACRIFICARSI PER QUESTO PAESE |
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24 ottobre 2010 - Discarica di Boscoreale chiusa, protesta la LIPU.
20 ottobre 2010 PER PROBLEMI SANITARI LEGATI AI MIASMI VELENOSI EMESSI DALLE DISCARICHE POSIZIONATE A POCHE CENTINAIA DI METRI DAL CENTRO STORICO, L'ALITO DEI CITTADINI DI BOSCOREALE PUO' NUOCERE GRAVEMENTE ALLA SALUTE DEI POLITICANTI E DEI GIORNAL-(ai)-ISTI! !!! TENERSI ALLA LARGA!!! |
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L'avidità dei potenti è la nostra condanna a morte. **********************************************************
Le Citta del Sud ******************************** Cittadino e suddito Il concetto di cittadino differisce da quello di suddito che si riferisce a colui che è soggetto alla sovranità di uno stato; la condizione del suddito implica, di per sé, situazioni giuridiche puramente passive (doveri e soggezioni), mentre quella del cittadino implica la titolarità di diritti e altre situazioni giuridiche attive (seppur accompagnati da doveri e altre situazioni giuridiche passive). Nel momento in cui lo stato riconosce al suddito diritti civili e politici, questo diventa un cittadino. Anche in uno stato che riconosce tali diritti possono tuttavia esserci semplici sudditi, soggetti alla sovranità dello stato ma privi dei diritti di cittadinanza: questo avveniva, ad esempio, per le popolazione indigene dei possedimenti di tipo coloniale, anche se, in qualche caso, venivano loro attribuiti alcuni diritti seppur limitati rispetto a quelli riconosciuti ai cittadini veri e propri (la cosiddetta piccola cittadinanza). Attualmente il termine suddito è ancora largamente utilizzato nel diritto internazionale dove la cittadinanza non ha lo stesso rilievo dei diritti interni. Viene inoltre usato polemicamente per sottolineare situazioni, per lo più di fatto, nelle quali il cittadino non dispone di adeguati diritti nei confronti dello stato. Infine va osservato che nelle monarchie, anche costituzionali e parlamentari, è tradizione riferirsi ai cittadini come sudditi senza per questo implicare l'assenza di diritti civili e politici. L'apolidia (composto di alfa privativo e polis, "città" in greco), è lo stato dei soggetti privi di qualunque cittadinanza. Tali soggetti sono detti "apolidi". Si diventa apolidi "per origine" o "per derivazione": * Si è apolidi per origine quando
non si è mai goduto dei diritti e non si è mai stati sottoposti
ai doveri di nessuno Stato. Si diventa apolidi in senso formale solo tramite rinuncia espressa alla propria cittadinanza naturale; i figli di apolidi si trovano tipicamente nella condizione di chi nasca in un territorio nazionale e normalmente questo basta per l'automatica acquisizione della cittadinanza dello Stato del luogo di nascita. In passato era anche ammissibile una forma di apolidia di tipo sanzionatorio, derivante dal venir meno della cittadinanza come pena accessoria collegata alla commissione di un illecito penale: l'interdictio aquae et ignis rientrava in questa ipotesi. Si pose spesso il problema internazional-privatistico di quale sia la legge regolatrice dello statuto personale dell'apolide. In assenza di diversi criteri, normalmente ci si riferisce al criterio del collegamento più stretto. LEGGE 14 luglio 2008 , n. 123 (In morte del popolo vesuviano)
********************** ****************************************** FACCIAMO UN POCO DI CHIAREZZA QUELLI CHE SONO STATI ELETTI NEL 2008 SOLO ED UNICAMENTE DA CHI HA VOTATO, HANNO APPROVATO LE DISCARICHE NEL FINTO PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO IN UNA ZONA CONTIGUA AD UN CENTRO CITTADINO ABITATO DA CREATURE ALIENE. OGGI UNO DEGLI ELETTI, UN TALE FRANCESCO PIONATI SE LO DIMENTICA E CAMBIA IDEA. NON E' L'UNICO E NON SARA' L'ULTIMO. SE A MARZO SI DOVESSE VOTARE, MOLTI DI QUELLI CHE HANNO APPROVATO LA LEGGE VERRANNO COME SEMPRE IN QUESTI TERRITORI, DOVE C'E' UNA MANCANZA CRONICA DI LAVORO, A CHIEDERE I VOTI E FARE PROMESSE, E MOLTI DI COLORO CHE OGGI VORREBBERO FARE FUOCO E FIAMME, ABBASSERANNO LA TESTA, METTERANNO UNA MASCHERA ANTIGAS E ANDRANNO ALLE URNE, PROPRIO COME NEL 2008, DOVE CAMMINAVANO TRA I RIFIUTI PER RECARSI AL SEGGIO ELETTORALE. IN QUELLA OCCASIONE LA PERCENTUALE DEI VOTANTI FU QUASI DEL 90%. ************ Venerdì, 16 maggio 2008 ore 0.45 Da alcuni giorni i miasmi provenienti dai rifiuti che negli ultimi 2 anni hanno spesso stazionato davanti al mio portone, mi costringono a tenere le finestre chiuse, al mattino appena scendo le scale per andare al lavoro trovo decine di mosche che stazionano nel ballatoio d'ingresso, e la puzza dell'immondizia mi fa vomitare. In questi ultimi mesi ho fatto tutto quello che ho potuto, da solo sono andato a portare le mie denunce in procura contro i Commissari prefettizi che non muovevano un dito per tentare di arginare il problema, niente piattaforma ecologica, niente contenitori per la differenziata, niente sito di trasferenza. Ho partecipato attivamente ad un comitato civico per l'emergenza rifiuti, ho dedicato alcuni giorni di ferie e un poco del mio tempo alle gravi questioni ambientali e di vivibilità di Boscoreale, ho composto una canzone sui rifiuti, ho cercato la collaborazione dei media, ho dato qualche modesto suggerimento su possibili soluzioni per tamponare la grave emergenza rifiuti, mi sono recato da solo al Commissariato di Governo e con il Comitato mi sono recato in Prefettura, dove lo Stato attraverso un funzionario ha preso per il culo i mille cittadini che avevano firmato la petizione, ho però mantenuto la minaccia fatta allo stesso funzionario: non sono andato a votare, i miei concittadini hanno pensato che sarebbe stato un errore, seppur sommersi dalla spazzatura non hanno voluto far mancare il loro sostegno alla Politica sia essa locale che nazionale. Ho scritto a tutte le istituzioni, a Napolitano, al Governo, al Prefetto, nessuno ha ascoltato. Ora mi arrendo, con la consapevolezza però di aver lottato. Una sola cosa posso dire a tutti quelli che hanno governato l'Italia, la regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Boscoreale: ogni sera fino a quando vivrò, li ricorderò sempre al Signore nelle mie preghiere. ****** La preghiera del vesuviano in lotta. Papi nostro che vivi ad Arcore, sia dimenticato
il Tuo Nome, finisca il tuo Impero, non sia fatta più la Tua
volontà, come ora avviene sui media, al Governo e in Parlamento.
Rimetti, come noi rimettiamo il poco cibo che ingoiamo, riprenditi i
miasmi e le tue discariche, come noi ci riprenderemo la nostra dignità,
non ci indurre all’astensione, ma liberaci dal percolato. *************************** (AGENPARL) – Roma, 08 ott – L'immagine dei comuni vesuviani è di nuovo legata all’emergenza rifiuti che interessa soprattutto i comuni di Boscoreale, Terzigno, Boscotrecase, Trecase e Pompei e causa la protesta di 120.000 abitanti. L’apertura di una seconda discarica in località Pozzelle aggraverebbe ancora di più la già precaria situazione provocando danni all’agricoltura, inquinamento, gravi problemi sanitari, svalutazione degli immobili, danni all’immagine del territorio. L’on. Francesco Pionati (Misto) in un’interrogazione presentata mercoledì al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Ambiente chiede che la discarica sia realizzata presso un altro sito sempre rispettando il criterio di provincializzazione del ciclo dei rifiuti. (giusto per aiutare le ditte incaricate dello smaltimento, per abbassare i costi di gestione in relazione al trasporto - magari qualche parlamentare ha delle azioni delle società che sono impegnate a dividersi la torta della Monnezza) n.d.r. Per quelli che hanno sempre votato ecco i nomi di chi ha pensato di aprire due discariche alle porte di Boscoreale. Chi vuole può mandare una cartolina di ringraziamento al proprio candidato, sia se ha votato a favore e sia se si è astenuto.
http://www.parlamento.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/votazioni/34_39.htm http://documenti.camera.it/leg16/votazioni/v1145.htm
**************************************************** ECO RADIO INTERVISTE a Boscoreale 28 set 2010
LEGGE 14 luglio 2008 , n. 123
Secondo il presidente dei Circoli dell'ambiente, Alfonso Fimiani per quanto concerne la discarica di Terzigno, la posizione piu' responsabile sarebbe quella di aprire l'impianto con la massima cautela e tutte le garanzie che sia una soluzione temporanea, anche se si parla dello sversatoio piu' grande d'Europa con una capacita' di circa 3 milioni di tonnellate".
Caro Alfonso Fimiani prendilo tu questo frutto amaro di Cava Vitiello e fanne buon uso Per quelli che hanno sempre votato ecco i nomi di chi ha pensato di aprire due discariche alle porte di Boscoreale. Chi vuole può mandare una cartolina di ringraziamento al proprio candidato, sia se ha votato a favore e sia se si è astenuto.
http://www.parlamento.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/votazioni/34_39.htm http://documenti.camera.it/leg16/votazioni/v1145.htm
**************************************************** ECO RADIO INTERVISTE a Boscoreale 28 set 2010 IN PRIMA PAGINA 1 OTTOBRE 2010 *************************** "..... Partendo da queste mie considerazioni e vedendo che nonostante i disagi arrecati alla salute di intere popolazioni, il servizio sanitario non interviene, e poi che, davanti alle immagini trasmesse durante la visita della Commissione europea in discarica, con il ritrovamento di rifiuti non compatibili con quanto autorizzato, la Magistratura non interviene con un sequestro della discarica per fare i dovuti accertamenti, e poi che la Polizia disperde i manifestanti che avevano osato ribellarsi al sopruso di Stato, ho tratto le dovute conclusioni e cioè che le opzioni che restano a un cittadino pacifico, senza precedenti penali, sono solo due: restare e soffrire sopportando la violenza dello Stato o scappare via da questa Nazione corrotta." Oggi 30 set 2010 ho pensato alla terza via: la pazzia, i pazzi non rispondono delle proprie azioni, allora trasformiamo questi posti nella terra dei pazzi. Si salvi chi può. Pubblicità elettorale non ingannevole. Alle prossime elezioni avota e fai avotare la salsa sopra i fornelli, almeno mangi una volta pure tu. *************************************************** Se
tanto mi dà tanto.
tratto da http://www.agenziami.it/ *******************************************************************
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Boscoreale 24 settembre
2008: le Ferrovie dello Stato consegnano all’ In cambio di questa concessione,
l’associazione è tenuta ad eseguire tutti i Oggi 24 settembre 2010,
a distanza di 2 anni, quei locali vedono la presenza Si svolgono corsi di artigianato
che vedono la presenza di tante donne, È appena iniziato un corso di apprendimento dell’uso del pc. È stata allestita una piccola biblioteca. Si può usufruire di un bigliardino, di un ping pong, di giochi vari. Allo Stato tutto questo
non è costato nulla, perché l’associazione Stella Ora, purtroppo, ci troviamo
in un momento di grave crisi economica e ci sono L’associazione ha
la necessità di acquistare suppellettili varie, sostituire L’associazione ogni
tanto rivolge un appello alle Istituzioni e chiede il loro Oggi che ricade il secondo
anniversario della consegna dei locali, rinnoviamo
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Italia:
una malata terminale?
La classe politica italiana è un grande cancro che sta uccidendo la Nazione, i cittadini corrotti e quelli corruttibili sono le metastasi che alimentano o che alimenteranno questo cancro, la società civile è stata imbalsamata dai media e sottomessa dai politicanti che hanno pervaso il tessuto sociale ed economico devastandolo in profondità. Siamo caduti in un grande letargo che dura da oltre quarant’anni, al momento del voto non riusciamo ad astenerci e almeno in parte si sceglie di votare per il meno peggio, restando però ogni volta delusi e traditi. Qualcuno vuole rottamare i vecchi della politica, facendo credere che solo per motivi anagrafici siamo arrivati a questa situazione, illudendo i tele-cittadini che svecchiando la classe dirigente, il malaffare e la corruzione si fermeranno. Si può sconfiggere un cancro? La chemioterapia distrugge le cellule malate, ma anche alcune di quelle sane. Se non si troveranno uomini e donne disposti a sacrificarsi e spezzare quei fili sottili che i potenti utilizzano per manovrare l’umanità, la fine arriverà presto.
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Alle urne o nelle urne: ecco il dilemma. Se vuoi far nascere qualcosa di nuovo, devi far morire qualcosa di vecchio. Ora il guaio è proprio questo: nessuno vuole morire. Il primo a morire dovrebbe essere il mostro che ha pervaso ogni singola coscienza, purtroppo però è un mostro con troppe teste: egoismo, avidità, cupidigia, ingordigia, prepotenza, odio razziale, intolleranza, sopraffazione, corruzione, invidia, ecc. Il secondo a morire dovrebbe essere l'uomo vecchio, che ha fatto il suo tempo e volente o nolente ora se ne deve andare, insieme a tutta la sua cricca, purtroppo però si continua ad usare quel viagra multiuso: nella politica, nella chiesa, nelle istituzioni, nei media, nella magistratura. Il Paese è un vecchio decrepito, con un piede nella fossa, e la poca linfa vitale, costituita dagli ex esseri umani, non ha coraggio, non ha i mezzi, non ha risorse, continua a coltivare il proprio piccolo orticello, ormai pieno zeppo di rifiuti tossici e pervaso da tanto percolato. Il grande ingranaggio del Sistema economico-politico-religioso schiaccia le masse, che pur sapendo di essere esse stesse il lubrificante di quel Sistema, non riescono a sottrarsi e si recano ancora a votare nonostante i sistematici tradimenti di tutti gli schieramenti. Loro ci vogliono mandare alle urne, noi invece dovremmo metterli nelle urne: sono tutti sepolcri imbiancati, chi non è ancora corrotto è solo per mancanza di una buona occasione.
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SENSAZIONALE SCOPERTA: UNA NUOVA MONTAGNA VICINO AL VESUVIO Scoperta sensazionale nei
pressi del Vesuvio, e se domani...............................
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E' al colmo la feccia, già si sente in lontananza il rumore del grande autoespurgo, l'Operatore ecologico finale non distinguerà i Neri dai Rossi, i Verdi dai Viola, risucchierà tutti insieme coloro che sono corrotti e li scaricherà nel grande lago di percolato che ha predisposto nell'aldilà, vi porterà anche coloro che continuano a sostenere i politicanti che hanno avvelenato la Campania con l'unico scopo di arricchirsi e perpetuarsi al potere. |
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Una notte d'estate a Boscoreale, in provincia di Korogocho Mentre sto scrivendo, il tanfo della discarica di Terzigno sta entrando nella mia stanza e mi trovo in una casa situata a cento metri dalla casa comunale di Boscoreale. Dovrei chiudere la finestra, ma sento caldo e allora decido di lasciarla aperta e di sopportare i miasmi anche se mi viene quasi da vomitare. Fino a qualche settimana fa, ho partecipato attivamente alle proteste contro la discarica che da circa un anno è entrata prepotentemente nella vita di tutti i cittadini alle falde del Vesuvio. In quest’ultimo periodo mi sono fermato a riflettere su come la lotta possa incidere contro questa grave barbarie dello Stato. La prima domanda che mi sono posto e che si sono posti tutti: ma questi al Governo sono dei pazzi? Aprono le discariche a ridosso di centri abitati. Poi ho immaginato, se io fossi la Ditta incaricata di portare i rifiuti in discarica, potendo influenzare il mondo politico, chiederei ai Rappresentanti del popolo, di aprire una discarica il più vicino possibile ai Comuni, così i camion della raccolta non dovranno fare centinaia di chilometri. Poi gli chiedo di non far fare una efficace raccolta differenziata, così approfitto dei miasmi e posso portare in discarica un poco di tutto, anche i rifiuti tossici più puzzolenti. Il guadagno diventa massimo con il minimo sforzo, dandomi modo di poter meglio apparecchiare la tavola tecnica, pardon, il tavolo tecnico e sono sicuro che nessuno vorrà rinunciare a prendere posto. Partendo da queste mie considerazioni e vedendo che nonostante i disagi arrecati alla salute di intere popolazioni, il servizio sanitario non interviene, e poi che, davanti alle immagini trasmesse durante la visita della Commissione europea in discarica, con il ritrovamento di rifiuti non compatibili con quanto autorizzato, la Magistratura non interviene con un sequestro della discarica per fare i dovuti accertamenti, e poi che la Polizia disperde i manifestanti che avevano osato ribellarsi al sopruso di Stato, ho tratto le dovute conclusioni e cioè che le opzioni che restano a un cittadino pacifico, senza precedenti penali, sono solo due: restare e soffrire sopportando la violenza dello Stato o scappare via da questa Nazione corrotta. Io resto perchè non ho più l'età, però a modo mio protesto pacificamente, non mi reco più a votare, già dal 2008, poiché non mi ritengo più un cittadino e non credo in questa finta democrazia che oggi è al potere. In quell’anno ho denunciato, alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i Commissari Prefettizi che governavano il mio Comune in nome dello Stato, essi non attuavano in pieno il Regolamento Comunale di Igiene Urbana, non sostituivano le campane danneggiate, non le incrementavano, non le facevano svuotare con puntualità e non realizzavano quella piattaforma ecologica che ancora oggi è un miraggio, però in compenso portarono a conclusione tutti gli appalti dell’Amministrazione sciolta, giusto per non dispiacere a nessuno. Penso che la Magistratura abbia archiviato la mia denuncia, poiché lo Stato non può condannare sé stesso. Vincenzo Martire da Boscoreale provincia di Korogocho.
************************************************* II Lettera al Padre Eterno E per conoscenza a tutte le Istituzioni.
Caro Signore, come Ti ho già scritto un anno fa io credo sempre in Te, e non provo nessun rancore se mi hai fatto nascere a Boscoreale in provincia di Napoli, e non Te ne voglio anche se vuoi che io beva fino in fondo questo amaro calice, che come una cura di aerosol ogni notte parte dalla discarica di Terzigno ed arriva nel naso e nella gola mia e di tutti gli ex esseri umani residenti alle falde del Vesuvio. Questa notte è stata tremenda, ora sono al lavoro in pausa pranzo, e l’odore acre respirato per tante ore nel sonno è sempre presente nelle mie narici e ho la nausea. Lavoro a Napoli ed è proprio qui che tutta la frazione organica dei rifiuti non viene separata e viene mandata in buona parte, unitamente a quella di molti altri Comuni, nei pressi del mio paese, infatti anche se la discarica si trova nel territorio di Terzigno, l’olezzo dei rifiuti organici in putrefazione si avverte più forte proprio a Boscoreale. E’ quasi un miracolo se sono arrivato a 52 anni, infatti proprio ieri hanno scoperto che molte coltivazioni fatte sul mio territorio, si alimentano con acqua avvelenata dal percolato dei rifiuti tossici interrati da alcuni mostri con sembianze umane. Chi sopravvive qui è sicuramente un miracolato, perchè mangia, beve e respira veleni. Ora dovrei farTi la preghiera, ma mi rifiuto, perché dovrei chiederTi cose non degne di un credente. Dovrei chiederTi di far ammalare tutti quelli che hanno banchettato sulla pelle delle popolazioni vesuviane, insieme a tutti i loro cari, ma non me la sento. Piuttosto scegli Tu l’azione che ritieni più giusta, ma una preghiera Te la faccio: se hai deciso di intervenire, fallo in fretta, perchè qui vivono, mangiano, bevono e respirano tanti bambini, non permettere che si ammalino. Essi non sono responsabili come noi adulti che negli ultimi decenni non abbiamo saputo ribellarci al momento del voto, abbiamo sempre appoggiato quelli che poi ci stanno avvelenando, e tuttora non abbiamo il coraggio di cacciarli dalle nostre terre, anche perchè ci hanno reso sudditi, hanno usato il potere per sottomettere le popolazioni, e attraverso il loro arricchimento personale possono con facilità perpetuarsi al potere. Se non ci aiuti Tu, è la fine. Boscoreale 29 luglio 2010 Vincenzo Martire
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Lettera al Presidente "Prima di andare via" *giugno 2009 Illustrissimo Signor Presidente Giorgio Napolitano,
mi chiamo Vincenzo Martire, e sopravvivo dal 1958 a Boscoreale, un paese alle falde del Vesuvio. Non voglio raccontarle una storia personale, ma vorrei cercare di porre la sua attenzione su una storia che potrebbe essere la sua, la mia e di qualunque altro uomo che per un volere non si sa di Chi, è nato e vive in questa terra, piena di contraddizioni, di difficoltà, ma ricchissima di uomini e donne con buoni sentimenti. Non sono espertissimo in informatica, ma nel 2005 ho creato sul web un sito: www.boscorealeperamico.it, con il quale mi proponevo di evidenziare gli aspetti più belli della mia città.
Purtroppo la realtà ci dice che gli aspetti negativi soffocano prepotentemente quelli positivi. Dopo aver raccolto e pubblicato tutto quello che mi sembrava utile, ho deciso di scriverle questa lettera e a questo proposito, Le vorrei elencare alcune mie considerazioni, o forse sogni, circa la vivibilità di una città o di un paese. Priorità indispensabili per una vita civile: * Sistema fognario funzionante (quando
piove a Boscoreale non si può quasi uscire a piedi, e gli scarichi
fecali non si capisce bene dove vanno a finire). Quanti decenni e quanti
finanziamenti occorrono ad un’Amministrazione Comunale per fare
le fogne in un comune di 27.000 abitanti?
Venendo al contenuto dell’oggetto, “Prima di andare via”, che vuole essere un messaggio alle mie figlie, ai loro amici e a tutti quelli che appena possono scappano da Boscoreale, le riporto la corrispondenza intercorsa tra il sottoscritto e una coppia di giovani emigrati Boschesi che hanno scritto al mio sito. Mail pervenuta: Ciao e complimenti x il sito. Siamo una
giovane coppia di emigranti, di origini boschesi, attualmente residente
a Parma x i classici motivi di lavoro. La nostra esperienza personale ci ha fatto conoscere luoghi e persone civili e un’amministrazione comunale rispettosa della legalità ed interessata alle reali esigenze legate al territorio, contrariamente a quanto è accaduto in questi anni giù al sud. Siamo convinti, avendo vissuto a Boscoreale ed avendo conosciuto molti dei suoi abitanti, che anche lì la maggior parte della gente sia onesta, ma, purtroppo, l’immagine che diamo all’esterno è assolutamente negativa e risulta difficile spiegare a quanti non conoscono bene la nostra zona, che non siamo tutti ladri o delinquenti! Per questo vivere al nord non è sempre facile, in quanto siamo, appunto, costretti a combattere contro innumerevoli pregiudizi e bollati da molti come persone da "evitare" e a dover dimostrare, in ambito professionale, di valere molto, prima di essere accettati. Benchè, dunque, a Boscoreale la qualità della vita non sia tra le migliori e i servizi siano praticamente inesistenti, la lontananza dalla nostra terra, ricca di contraddizioni ma anche d’amore e di solidarietà (che qui manca abbastanza), si fa molto sentire e non muore in noi la speranza di tornare un giorno in un paese rinnovato non solo in superficie, ma anche e soprattutto "dentro". Un saluto da due boschesi D.O.C. La redazione risponde. Gentili amici Francesca Catapano e Domenico
Salio, Nei miei pochi soggiorni nelle città dei miei parenti, ho potuto apprezzare che cosa significa vivere dignitosamente almeno dal punto di vista ambientale e civile: strade senza buche, marciapiedi, rete fognaria, asili nido, isole pedonali, parcheggi, parchi pubblici, biblioteche, cinema, teatri, piste ciclabili, pubblica illuminazione efficiente, pulizia dell’ambiente, ecc. ecc., cose che purtroppo nel nostro paese sembrano un miraggio. La cosa che più deprime della nostra
Boscoreale, è la quasi totale assenza della speranza da parte dei
cittadini di vedere un giorno una città migliore. Sembra che ci sia una totale rassegnazione allo stato attuale delle cose. Io ho una mia idea su quanto accade, penso che quando andiamo a votare, scegliamo i nostri rappresentanti, ognuno secondo i propri calcoli, che proprio perchè sono calcoli soggettivi, non valutano, con obiettività, l’operato dei pubblici amministratori che nei vari decenni si sono occupati della cosa pubblica. Se applicassimo l’equazione: se il paese e tutte le sue realtà sono il risultato dell’operato dei suoi amministratori, allora, visto che il nostro paese non ci piace, dovremmo far accomodare tutti i politici degli ultimi decenni fuori dalle istituzioni. Questa è una cosa che invece non accade mai. La seconda cosa che ritengo sia corresponsabile dello stato di cose attuali, è la mancanza di una coscienza collettiva: singolarmente riusciamo ancora ad arrabbiarci e a dire la nostra, al bar, in piazza, dal barbiere, in salumeria, ma quando c’è da intraprendere una iniziativa concreta insieme agli altri, allora diventiamo tutti apatici o calcolatori: preferisco starmene per i fatti miei; oppure: mi conviene o non mi conviene espormi? Spero di non avervi tediato, e vi prometto per quanto è nelle mie possibilità di tenere sempre vivo e aggiornato il sito, anche e soprattutto per i concittadini che vivono fuori. P.S. Se vi va, mandate qualche foto di dove vivete, che la pubblico sul sito, insieme alla vostra mail. Illustrissimo Signor Presidente, questa mia lettera vuole essere come un messaggio nella bottiglia lanciata nel mare della nostra vita, appunto “Prima di andare via”. Cordiali saluti da un uomo che ha sempre sperato in un futuro migliore e che per destino o per scelta non ha lasciato il paese natio. Con Osservanza, Vincenzo Martire.
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